La trattativa era iniziata già a fine campionato, o almeno se ne parlava da tempo immemore, Wesley Moraes era considerato un calciatore biancoceleste.

Una prima offerta rifiutata, poi l’arrivo era stato dato per certo, poi la pista aveva subito un raffreddamento, alla fine il procuratore aveva invitato la Lazio a fare la tanto attesa telefonata…. E poi eccoci ai titoli di coda.

Niente più intermediari, si abbandonano i giri di parole, il Bruges aveva fissato la fine del “mercanteggiare” al 10 agosto, termine secondo il quale i capitolini avrebbero avuto tempo per accaparrarselo.

A sorpresa però, è proprio Wesley a gelare i biancocelesti:

«Resto a Bruges. Voglio giocare la Champions League e alla fine ho solo 21 anni. C’è tempo».

Piccolo, spazio, pubblicità… Au revoir, forse…

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